Kilapula is a village in the outskirts of Tanga, one of the major cities in Tanzania, overlooking the Indian Ocean. In Tanga, in 2009, the Collegine Sisters founded the House of Joy, an orphanage that welcomes, as in a family, orphans and abandoned children affected by AIDS, a very common disease in the area.
The Collegine Sisters is a religious institute whose priorities are hospitality and education. The Orphanage is a place of care for children of all religions. Here children can follow a healthy diet undergo medical treatment and attend the local schools.
Thanks to donations, through the years the nuns have extended the Orphanage (which now hosts up to 50 children) and bought a minibus which allows them to transport the children to receive medication or to take them on day trips to the park or beach during the holidays.
Once the Sisters obtained a piece of land from the government, the Sisters bought a tractor to cultivate and farm it. They added cows, pigs and hens. Therefore the field has become a real farm where they produce everything the Orphanage needs.
Together with the farm, arrived the trust from the Kilapula population, which started to ask the Sisters for a primary school for the younger children; children who at the present time, have neither a place to gather nor teachers to educate them.
The nursery school would be, indeed, an answer to the specific request of the population.
A building can be realized in several different ways: using strategies and materials to increase well-being; or, on the contrary, using materials and strategies leading tounpleasant conditions such as high temperature, low air flow, low natural light and even larger environmental damage such as the impact on natural resources and ecosystems.
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Kilapula è un villaggio nella periferia di Tanga, una delle grandi città della Tanzania, affacciata sull’ Oceano Indiano. A Tanga è nata nel 2009 la Casa della Gioia, un orfanotrofio che accoglie bambini orfani o abbandonati perché malati di AIDS, una malattia molto presente in Tanzania.
La Casa della Gioia è stata fondata dalle Suore Collegine, un istituto religioso che ha come priorità l’ accoglienza e l’istruzione.
La casa ospita bambini di tutte le religioni ed è un luogo di cura, dove i bambini vengono nutriti bene, portati in ospedale per i trattamenti e fatti studiare nelle scuole locali e accolti come in una famiglia.
Attraverso le campagne di raccolta fondi, le suore negli anni hanno ampliato l’orfanotrofio (che adesso accoglie 50 bambini), acquistato un pulmino per poterli portare in giro, e poi, una volta ottenuto un campo dal governo, hanno comprato un trattore per coltivarlo, le mucche per fare il latte, i maiali : il campo è diventato così, una vera e propria fattoria dove si produce tutto ciò che serve all’orfanotrofio.
Insieme alla fattoria è arrivata la fiducia da parte della popolazione del villaggio di Kilapula che, con insistenza, ha chiesto alle suore di costruire sul proprio campo una scuola per i bambini più piccoli, che al momento non hanno né uno spazio né degli insegnanti che si occupino di loro.
L’asilo, dunque, è una risposta alle richieste degli abitanti del villaggio.
Un edificio si può costruire in molti modi diversi, utilizzando materiali e strategie che possono portare benessere, oppure, al contrario, possono creare condizioni spiacevoli (troppo caldo, mancanza d’aria e di luce) e danni ambientali più vasti (in termini di impatto sulle risorse naturali e sugli ecosistemi del nostro pianeta).
Per questo abbiamo immaginato il cantiere della scuola come un’ occasione per affermare che costruire con materiali locali e tradizionali, è meglio che costruire col cemento (la cui produzione è responsabile di una grandissima quantità di Co2), e che il sole, l’ aria e la pioggia devono diventare alleati del progetto, massimizzando, attraverso l’orientamento dell’edificio, l’ombreggiamento e la ventilazione naturale, favorendo la buona illuminazione e la raccolta dell’acqua di pioggia.
L’asilo è diventato così una stecca che si inserisce nella parte nord del campo, dove avrà un accesso separato dalla fattoria collocato sulla strada principale.
Una serie di muri paralleli realizzati in mattoni locali, sosterrà un tetto in lamiera riflettente, adatto a ridurre l’accumulo di calore, perché capace di riflettere la maggior parte dei raggi che riceve e del calore che assorbe.
La forma del tetto permetterà di incanalare i venti prevalenti, raffrescando gli ambienti, mentre il sistema delle aperture sui fronti trasversali garantirà la luce e il continuo ricambio d’aria all’interno delle aule.
Aule che sono immaginate come spazi semiaperti verso il giardino d’ingresso della scuola e verso la fattoria con i suoi campi coltivati e i suoi animali.
Una grande corte coperta funzionerà come spazio di aggregazione per il momento del pranzo per le feste o assemblee del villaggio.
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Un progetto di Daria Fimmanò, Giulia Mangiola, Marialuisa Palumbo e Vera Rispoli, in collaborazione con Alberto Accardo, Kiwanda Chetu Ong e le Suore Collegine di Tanga.
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You can make an international transfer to:
Collegine Sisters of the Holy Family
CRDB Bank
Tanga – Tanzania (Tanga Branch)
IBAN: 01J2046149600
Bic: CORUTZTZ
All the best!
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