UN ALTRO GENERE DI LEADERSHIP

“Un laboratorio, di due giornate, per riguardare, reimmaginare e mettere in dialogo le esperienze e le parole delle donne che gestiscono, inventano, dirigono attività dedicate a progettare cultura: direttrici di istituzioni culturali, scienziate, giornaliste, leader del mondo della moda, del cinema, dell’architettura, della ricerca.”

E se provassimo a sostituire la parola Leadership con la parola Stewardship? Le parole sono importanti. Per fare-spazio occorre cambiare cultura, e per cambiare cultura occorre cambiare vocabolario. Invece di osannare i capi, capitàni, condottieri, proviamo a valorizzare coloro che assistono e si prendono cura degli altri

Ma c’è anche un altro pensiero che voglio condividere a proposito della questione di genere e del linguaggio.

Poichè appunto le parole sono importanti perché contengono sfumature, sottintesi, e vere e proprie indicazioni, nel dibattito italiano dovremmo sostituire alla parola “Quote” il concetto di “Azioni positive” (Affirmative Actions). Dovremmo cioè riflettere sul fatto che per uscire da millenni di discriminazione attiva (nei confronti delle donne e non solo) occorre affermare delle pratiche di ri-equilibrio per accelerare il tempo di trasformazione, ed aiutare tutte le bambine e le donne (non solo le più fortunate per l’educazione, gli aiuti che hanno ricevuto ed il carattere forte che in qualche modo si sono formate) a trovarsi in una condizione di parità di opportunità, a partire dalla quale si possa tornare a parlare di merito. Azioni Positive sono dunque azioni di apparente discriminazione inversa: azioni che inevitabilmente fanno dei piccoli torti individuali, per costruire un bene maggiore collettivo, una condizione di maggiore parità. Abbiamo bisogno di Azioni Positive perché veniamo da una lunghissima storia di prepotenza, sopraffazione, esclusione. Senza strategie riparatorie, a farcela saranno ancora una volta soltanto i più forti, le più forti.

Incontrarsi, parlarsi, condividere esperienze e punti di vista è sempre una grande ricchezza, grazie Francesca Perani!

Grazie all’invito di Daniela Brogi e Chiara Sbarigia Presidente Cinecittà, RebelArchitette ha curato uno dei 4 tavoli di lavoro che nella giornata del 3 febbraio ha discusso di Leadership al femminile insieme a Valore DWomen in Film, Television & Media ItaliaYoung Women Network FuoriQuotA

TAVOLO DI LAVORO RebelArchitette

Team

ELENA FABRIZI Elena Fabrizi

CATERINA PILAR PALUMBO thecaterpilar

FRANCESCA PERANI FrancescaPeraniENTERPRISE

#architetteitaliane

SELINA BERTOLA Nomade Architettura interior Design

ALICE BUZZONE Alice Buzzone Aia Sicily

MICHELA EKSTROM Michela Ekström • Studio di Architettura

SARA LUCIETTO terraepaglia

ANNA MERCI Anna Merci

LAVINIA MODESTI DEFERRARI+MODESTI

MARIA LUISA PALUMBO Marialuisa Palumbo

BARBARA RENZI Prog arch_design

About paesaggisensibili

Architect and senior fellow of the McLuhan Program in Culture and Technology of Toronto University, I'm a member of the board of directors of the Italian National Institute of Architecture (IN/ARCH) in Rome, where since 2003 I am in charge of the Institute Master Programs. My studies are rooted in the fields of architecture and philosophy of science with a special interest in biology and anthropology. Key words for my research are: Man, Space, Nature, Technique, Webness, Ecology, Relations, Interactions, Resources, Energy, Landscape, Footprint, Past and Future. My goal is to build critical understanding of the present to suggest useful strategies to build the future.

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