Un laboratorio di scrittura per Scicli e le sue grotte.
Geo-grafie. Scritture della terra, storie dello spazio vicino e lontano. Come si raccontano le architetture, le città e i luoghi che abitiamo? E la scrittura, come strumento di analisi e di pensiero, oggi ha qualcosa da dire all’architettura? Scicli, con le sue “case da ogni parte su per i dirupi, una grande piazza in basso a cavallo di una fiumara, e antichi fabbricati ecclesiastici che coronano in più punti, come acropoli barocche, il semicerchio delle altitudini” (Vittorini), San Bartolomeo e Chiafura, grande insediamento rupestre simile ai Sassi, fatto di grotte e terrazzamenti su una collina scoscesa e abitato dall’età bizantina fino agli anni ’50, saranno il punto di partenza per camminare, guardare e raccontare lo spazio. Per ragionare sul nostro modo di abitare. Per mettere insieme passato e futuro, tempo e spazio, narrazione e costruzione.
Scicli, 1-2 settembre 2016
con Ignazio Lutri (arch), Calogero Rizzuto (arch), Carmela Bonanno (archeologa), Paolo Nifosi (storico e critico dell’arte). Contributo fotografico di Gianni Mània. In collaborazione con INARCH Sicilia e Fondazione Arch.
Il laboratorio è organizzato nell’ambito del Festival Croce e Delizie diretto da Nunzio Massimo Nifosì