Negli ultimi mesi mi è capitato più volte di discutere dello stadio. E più ne parlo e più discuto più mi convinco che Roma sta davvero perdendo una grande occasione: una occasione per crescere in modo diverso. Per crescere rigenerando. Perchè l’area di Tor di Valle non è un bel pezzo di natura incontaminata, è un pezzo di campagna urbana che va rigenerata, ripulita, curata, resa accessibile a tutti. In questo senso l’operazione curata da Giovanni Caudo aveva tutte le qualità per essere considerata una operazione di cura e riqualificazione del quadrante sud della città e del nostro fiume. Il 50% dell’area infatti era destinata a verde (il parco sul fiume), il 10% ad edifici privati e il resto ad infrastrutture, parcheggi e spazi pubblici. I famosi grattacieli non erano affatto una incredibile cubatura regalata ai costruttori per far soldi ma la cubatura necessaria (e indispensabile) per coprire il costo delle Opere Pubbliche richieste: soprattutto il collegamento con la Metro B con una nuova stazione Tor di Valle (a servizio dello stadio ma anche e soprattutto di tutto il quartiere esistente al di là della via del Mare), l’adeguamento della Ostiense/via del mare fino allo svincolo con il GRA, ed il collegamento della stessa Ostiense con la Roma-Fiumicino attraverso un nuovo ponte e svincolo. Il 100% della rendita delle cubature degli uffici, sarebbe stato restituito al pubblico tramite la realizzazione delle opere pubbliche. Tra cui un Parco sul tevere grande più o meno come villa Borghese…
Ma parlo al passato perchè credo che le forze che hanno fatto cadere l’amministrazione Marino, così come sono riuscite a bloccare una Olimpiade che avrebbe potuto rilanciare la città (e recuperare il Flaminio), una olimpiade fatta all’interno di una visione di rigenerazione della città, saranno responsabili (insieme ai nuovi amministratori, che su questo punto però avevano costruito il proprio programma) anche della fine di questo progetto.
Qui video e immagini sullo stato attuale di Tor di Valle
Questo un link alle note sul progetto di Giovanni Caudo
Immagini tratte dalla presentazione citata: “Dallo stadio della Roma ad una ‘romanella’ di stadio”