Dopo una prima fase di esplorazione fisica dell’ultima espansione urbana di Roma, ed un secondo momento di riflessione volta al confronto con quanto avvenuto negli ultimi anni nell’espansione urbana di altre grandi città europee (in particolare, Barcellona, Berlino e Rotterdam), romalab in collaborazione con il Master di Architettura Digitale dell’inarch, propone un nuovo ciclo di seminari sull’ecologia dello sviluppo urbano.
La questione di fondo che attraversa tutto il ciclo di seminari è quella del come “restituire spazio” agli abitanti, non solo all’interno dei processi decisionali e progettuali, ma anche ed innanzi tutto, nelle nostre metodologie di analisi, lettura o ascolto di un territorio.
Come architetti siamo educati infatti a misurare le distanze, le grandezze, le forme, le quantità e qualità dello spazio fisico su cui lavoriamo, ma siamo incapaci di leggere la vita e le storie che animano lo spazio, i movimenti che vi si inscrivono, le lingue e i dialetti che vi si parlano. Colmare questa distanza è un’esigenza primaria per qualsiasi progetto, architettonico o urbano, che voglia costruire sostenibilità: per sostenere la vita occorre innanzitutto saperla ascoltare e comprendere.
I seminari affiancheranno dunque la questione di una prospettiva antropologica sullo spazio urbano, con la riflessione sulle metodologie progettuali mirate a sviluppare una ‘cittadinanza attiva’: dalle pratiche di progettazione partecipata, alle esperienze di autocostruzione all’interno e fuori delle norme condivise, fino ai casi più recenti di pianificazione di intere parti di città nuova fatte di abitazioni commissionate e costruite direttamente dai cittadini.
I tre seminari coinvolgeranno figure provenienti da ambiti disciplinari differenti, nella convinzione che il ribaltamento delle usuali pratiche di pianificazione e progettazione della città e la complessità di un approccio sistemico al territorio, richiedano un’apertura del territorio dell’architettura a molte altre forme di pensiero e conoscenza.